I GIOIELLI DI MONSIEUR DIOR

Misticità ed esoterismo condensati in una pietra

E’ difficile parlare dei gioielli di Dior se consideriamo solo i canoni classici della gioielleria al top. Il design. Ridondante. La struttura. Un gioco di equilibrio. I colori. Pietre colorate, preziosissime o semi-preziose, ma adatte alla bisogna. Il metallo. Oro e platino a profusione. Il bianco? Beh, diamanti!, che sono i migliori amici delle donne e non possono certamente mancare all’appello. Victoire de Castellane, designer della collezione di alta gioielleria Dior, incarna quanto fu per la moda Christian Dior: metri e metri di tessuto, sete, chiffon e ricami per uno, e gioco di colori forme e vere magie d’oro per l’altra. Uno ha creato abiti indimenticabili, l’altra gioielli sorprendenti e misteriosi: dall’innocenza della rosa ripresa e declinata in molte forme, anche passionali ed intriganti, arrivando a sculture da portare al collo o per adornare la mano. Victroire de Castellane ha, come tutti i creativi, un grande spazio luminoso dove raccoglie da piccoli oggetti, borse e corsettine, scarpe, bambole, conchiglie e molto altro, che le possono servire da ispirazione. Certo è che guardando le collezioni dei suoi gioielli non si può negare una sorprendete joie de vivre , una irresistibile curiosità e un innato gusto e classe, tanto da non rendere questi gioielli barocchi kitch, perché il passo potrebbe essere breve. Cliccare al centro dell’immagine per la gallery.

Come amava Christian Dior l’arte del travestimento, del misticismo e dell’esoterismo, Victoire de Castellane traveste una difficile ingegneria del disegno, in un gioiello glamour nelle nostre mani, che siano essi piccoli boccioli di rosa o collier originali ispirati alla frutta e alla verdura, con dettaglio, con una precisione miniaturistica, che fanno di ogni gioiello della haute couture un viaggio nel giardino incantato, osservatori invisibili della foresta del sogno di una notte di mezza estate. Victoire de Castellane non ha certo paura di scimmiottare il cosiddetto gioiello di fantasia, creando quasi per suo divertimento, questi gioielli unici, opulenti, architettonici. Certo è che è difficile rimanere insensibili alla vista di così grande tripudio di materiali preziosi, non tanto alla fine per un valore intrinseco dell’oggetto, ma per le divertissement et le jeuNon bastano certo poche righe a raccontare una storia d’amore e di creatività, sempre fedele a sé stessa, dove si fondono d’aspetto materiale del gioiello e quello fantasmagorico.

Dior Joaillerie ripropone la definizione di Stendhal data all’arte: “ la bellezza non è che una promessa di felicità”…

 

di Clotilde Acerbi

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