UNA STORIA VENEZIANA

La storia del Molino Stucky e di una famiglia di origine svizzera, che a Venezia costruì il più grande centro di produzione e commercio di cereali mondiale dell’epoca, è affascinante quanto la sua imponente struttura. Il nome Stucky è legato a tre generazioni di mugnai e alle loro vicende a Venezia, iniziando dal primo arrivato, Hans, che diede il via all’industria mugnaia a Venezia, passando poi al figlio Giovanni, che costruì il Molino della Giudecca, divenendo a fine Ottocento, l’uomo più ricco della città, dando lavoro a più di 1500 persone e sottolineando la vocazione di famigliadi essere mugnai.

Borghese, abile oratore e uomo di istruzione, Giovanni frequentò i migliori salotti d’Europa perfezionando le sue competenze; esperienze diverse che lo portarono a sviluppare nuove tecniche di lavorazione del grano, per sfruttare l’enorme potenziale dato all’epoca dal trasporto via mare. Nel 1880 Giovanni acquistò un vasto complesso sull’isola della Giudecca, portando avanti la tradizione di mugnai della sua famiglia. L’inaugurazione del Molino risale al 14 luglio del 1884 ed era costituito da un imponente fabbricato a sei piani, funzionale a forma di dado. Il macchinario fu scelto tra i più moderni ed efficienti ed il personale ebbe a disposizione comodità inusuali per l’epoca. Una macchina che non si fermava mai, nemmeno di notte, grazie anche a quell’energia elettrica che, proprio in questo edificio, fu utilizzata per la prima volta a scopo privato.

La potenza degli Stucky non era però soltanto economica, ma anche culturale e politica, al punto che Giovanni fu  uno dei promotori della Biennale dell’Arte che vide la luce nel 1895 e un punto di riferimento per l’alta società. Come dimora veneziana per la sua famiglia, Giovanni prese domicilio a Palazzo Grassi: Stucky era diventato l’uomo più ricco in città, quello che movimentava il porto e quello che pagava più tasse, era definito il “principe dei mugnai”. Malgrado lo stretto legame con Venezia, la famiglia Stucky  conservò la  cittadinanza svizzera, la religione protestante e la lingua tedesca, coltivata grazie ai periodici ritorni in patria, a Münsingen, loro cittadina di origine.

Nel 1895, il Molino affronta un ampliamento sostanziale da parte dell’architetto tedesco Ernst Wullekopf a cui si deve la caratteristica facciata neo-gotica, con impresso il nome del proprietario, sormontato da un grande orologio e un’opera scultorea, oltre la torre a punta, a sottolineare la sua particolare struttura. A seguito dell’assassinio del padre Giovanni nel 1910, il figlio Giancarlo ne prese le redini, ma a seguito di una forte crisi, nel 1955 il prestigioso Molino Stucky chiuse i battenti

definitivamente, cedendo il passo a un forte degrado. L’antica area industriale nel 1998 è stata posta  sotto la tutela della Soprintendenza alle Belle Arti e lasciandone inalterata l’architettura neo-gotica, è stata successivamente sottoposta ad uno dei maggiori restauri conservativi d’Europa.

Ci sono voluti cinquant’anni per riaprire le porte del Molino Stucky che dopo una sapiente ristrutturazione, nel 2007 ha dato vita ad un resort di altissimo livello e dà nuovamente lavoro a tante persone dell’indotto turistico. Molto più di un albergo a cinque stelle, l’Hilton Venice Molino Stucky si innalza sulle rive dell’Isola della Giudecca, un’isola che “completa Venezia”, a poche fermate di vaporetto dai luoghi di maggior interesse turistico: Le Zattere,  San Marco e il dedalo di calli e campielli e all’Isola di San Giorgio.

La facciata in mattoni rossi, l’imponente torre neo-gotica, la geometria dell’architettura, hanno fatto si che il Molino Stucky sia stato annoverato tra le 100 eccellenze italiane. Con le 379 tra camere e suite, i ristoranti e bar, la meravigliosa Spa, la piscina panoramica, il Molino Stucky è un luogo unico per scoprire o riscoprire l’essenza di una Venezia unica, in tutto il suo splendore, il suo insuperabile fascino e la grande cultura. La terrazza sul rooftop, che si affaccia sulla laguna, offre un panorama inimitabile, sospeso tra mare, cielo e l’inconfondibile profilo dell’architettura della Serenissima. Nota particolare per le quattro suite ospitate nella torre, la seconda in altezza della città, con un affaccio straordinario e una elegantissima suite presidenziale all’ultimo piano della torre, con una vista a 360° su Venezia e la laguna, con accesso diretto alla piscina, per un soggiorno veramente indimenticabile.

Un soggiorno sorprendente non può prescindere dall’esperienza culinaria e Molino Stucky, con il suo Executive Chef Ivan Fargnoli, sa stupire i suoi ospiti con i suoi ristoranti e con i suoi bar. Il Ristorante Aromi, propone una selezione di prodotti semplici e di altissima qualità, da assaporare nell’accogliente sala decorata in stile marinaro o nel meraviglioso outdoor con la splendida vista sul canale della Giudecca e su tutta Venezia. Per chi preferisce un’esperienza più informale, il Rialto Bar & Lounge, dove la tradizione italiana incontra la cucina internazionale, è ideale per un drink, un pranzo o uno spuntino veloce, a qualunque ora e per tutti i gusti. A Il Molino si inizia bene la giornata, per una prima colazione all’insegna del gusto, con un’offerta declinata attraverso tradizioni e gusti differenti, rispettando anche particolari regimi con una scelta molto ampia, ma  legati  dal fil rouge della qualità. Last but not least,  lo Skyline Rooftop Bar, il luogo unico a Venezia, dove gustare un aperitivo con il più bel panorama davanti ai propri occhi e la magica Venezia millenaria  ai propri piedi.

Hilton Venice Molino Stucky ospita anche un moderno centro benessere per una rigenerazione psicofisica che è assicurata all’eforea spa, dove trovare un perfetto equilibrio, in una spaziosa e luminosa area,  sull’oasi di verde del giardino della struttura. Fitness, trattamenti tecnologici e tradizionali, soluzioni personalizzate fanno della spa eforea, un’eccellenza della cura di sé. Le sale fitness, la sauna, il bagno turco, le Jacuzzi, le sale relax e le cinque cabine in cui concedersi i migliori trattamenti, regalano un’esperienza di bellezza e benessere totale. Inoltre, la collaborazione con il prestigioso marchio di prodotti di trattamento Maria Galland Paris, tutte potranno usufruire di trattamenti specifici, oltre alla possibilità di acquistare prodotti di autocura domiciliare. L’area della spa è aperta anche “ai non ospiti”, previa prenotazione.

Da non dimenticare la straordinaria efficienza del Centro Congressi del Molino Stucky, il più grande del Triveneto, con la sua sala plenaria in grado di ospitare oltre 100 persone e le ulteriori 14 sale meeting, diverse per ampiezza e tipologia, i servizi tecnologici d’avanguardia che lo rendono la sede perfetta per eventi di ogni tipo.

Venezia è sempre un’ottima scelta. E’ una città magica, unica al mondo ... una delle cinque città italiane più visitate in assoluto … Un museo a cielo aperto, dove gli occhi non smettono di scoprire. L’Hilton Venice Molino Stucky è sicuramente un luogo dove il soggiorno diventa straordinario per la gentilezza, la qualità a 360°, i servizi ad hoc e la possibilità di avere un trattamento personalizzato.

Lasciatevi sorprendere, per un’esperienza indimenticabile …

 

 

 

 

di Giovanna Cappuccio

 

hiltonhotels.it

 

Le immagini in bianco e nero sono di: © Luca Campigotto, da Molino Stucky (1998)

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