EAU CAPITALE DIPTYQUE

È artistica e sofisticata, ricca di storia e di edifici dallo stile architettonico stupendo. È conosciuta per la moda, per le sue caffetterie, per i negozi di lusso e i grandi couturier … così come per i suoi famosissimi musei, le cattedrali e le sue attrazioni più emblematiche. E’ chiamata la ” ville lumière” per due ragioni: in senso letterale, perché è stata una delle prime città europee a far funzionare l’illuminazione stradale con il gas già dal 1825 e in senso metaforico perché le luci sono anche intese come “illuminismo“, suggerendoci l’importanza della città durante quell’epoca. In altre parole, Parigi non solo ha introdotto la luce nell’oscurità della notte, ma ha anche portato nel mondo una luce intesa come conoscenza, una città che ha catalizzato e ospitato grandi filosofi, scienziati, intellettuali e musicisti … Artisti. E proprio per questo la città delle luci ha un fascino profondo e quasi inspiegabile come quando si accendono i lungo Senna, le grandi piazze, i palazzi e i ponti dorati, i monumenti tutti. Parigi si illumina e si trasforma ogni sera … come se ogni sera fosse una festa e ha la capacità di farti sentire speciale, perché ogni sera si fa bella, dandoti l’idea di essersi preparata per festeggiare solo con te … Parigi !

La Maison diptyque  però si era un po’ scordata della sua bella città  e vivendoci ininterrottamente nei suoi quasi 60 anni di esistenza, non ha mai raccontato la propria identità di vita pariginaUna semplice dimenticanza o un atto mancato? Sicuramente dobbiamo ricercare questo “oblio” solamente a quello che veniva chiamato fato, piuttosto che affondare in ipotesi di vario genere …  Era dunque urgente sistemare la questione e con l’occasione sottolineare, qualora ce ne fosse stato bisogno, che diptyque è prima di tutto una creatura della Rive Gauche.

Avrebbe voluto abbracciarla tutta, nella diversità di tutti i suoi arrondissement, di tutti quei luoghi, personaggi e peculiarità, che hanno reso la ville lumière … semplicemente Parigi. E non potendo rincorrere questo sogno utopico ha atteso la soluzione che, quasi nelle inaspettate modalità della Maison, è arrivata per caso in quello stato di serendipità che la contraddistingue, ma non per caso. È accaduto in Avenue de l’Opéra, praticamente a domicilio. Sì, perché  recentemente la Maison si è trasferita in uno splendido appartamento al piano nobile, di un edificio in stile Haussmann, in questa importante arteria cittadina. Gli spazi, le formidabili altezze dei soffitti, le grandi finestre, gli eleganti balconi, i caminetti di marmo, i parquet a spina ungherese e le modanature … per non parlare della “salle de bain” di una precedente residente  della casa. Chissà … forse Sarah Bernhardt? Così si crede, anche perché ai suoi tempi, questo era uno dei più eleganti indirizzi della Capitale…

Rivestito con mosaici dalle decorazioni in cui si intrecciano coloratissimi pappagalli e variopinti pavoni, vedute marine e vegetazione lussureggiante, questo capolavoro dell’Art Nouveau, annoverato tra i monumenti storici, ha acceso immediatamente il processo creativo, dando il via alla creazione di una composizione olfattiva dedicata alla Parigi che precede la Grande Guerra. Saltando a piè pari tutta la simbologia a cavallo tra il 19° e il 20° secolo che accomuna diptyque a quel passaggio rinnovatore che dai fregi panciuti del liberty si apriva all’aria di rinnovamento dell‘art nouveau, l’omaggio alla città dove ha visto la luce la Maison, doveva essere “un grande classico”, ma reinterpretato in chiave contemporanea e introducendo una fragranze irrinunciabile: *il chypre.

L’accordo chypre è una pietra miliare della profumeria, una sapiente architettura creata calibrando perfettamente gli equilibri delle materie prime utilizzate. Eau Capitale è quindi la prima fragranza chypre di diptyque e come tale riprende il principio concepito oltre cento anni fa, ma illuminato con le caratteristiche del XXI secolo da Olivier Pescheux, naso di alto livello e leale complice della Maison. Un profumo “astratto”, enigmatico, che incarna la raffinatezza leggermente distaccata dell’eleganza caratteristica della “ville lumière”.

Sul  RETRO un pavone dalla magnifica coda, punti, linee curve, intrecci, motivi che saturano ogni millimetro della superficie. Sul FRONTE la Tour Eiffel, una profusione di rose, bergamotto, foglie di patchouli e le parole “Eau Capitale” in una scrittura ondulata.

Eau Capitale si apre, come prima nota, con un accordo dominato dallo sfaccettato pepe rosa. È delicatamente arricchito da bergamotto e pepe, ma è quasi una dedica a questa nota di pepe rosa nella sua grandezza fruttata a base di erbe, che si racchiude una delle magie. Una rosa bulgara piena si intreccia per creare quello che sta diventando un abbinamento classico contemporaneo. Le note di ylang-ylang scivolano nella fragranza attraverso la “porta del cuore”. A questo punto si deve decidere cosa fare per essere un chypre. In questo caso Olivier Pescheux, utilizza un trio di sintetici quali l’akigalawood, il georgywood e l’ambrofix. Questa decisione olfattiva crea un neo-chypre che mantiene un po’ di quella trama antica senza alcuno spigolo della rivisitazione vintage. L’akigalawood attua la sua presenza, fornendo una piacevole piccantezza, mentre il georgywood regala una nota pulita e legnosa. L’ambrofix sigilla il tutto in un abbraccio caldo dal sentore ambrato. Incidente olfattivo: bacche di rosa. La persistenza è garantita per almeno dieci ore e il suo sillage intatto.

Incidente olfattivo: bacche di rosa

Per il flacone di Eau Capitale, diptyque ha fatto appello a Pierre Marie, “disegnatore ornamentista” … come ama definirsi … e fedele collaboratore della Maison. Le sue immagini rigogliose e particolarmente attente allo stile liberty si leggono come un romanzo, fronte-retro dall’esterno all’interno del flacone, come voltando la pagina per saperne di più.

Disegni e bozzetti per realizzare gli “accessori” che accompagnano Eau Capitale

Mappa dei luoghi imperdibili dell’art nouveau a Parigi … secondo diptyque ...

diptyque e Pierre Marie hanno tratto ispirazione dai codici architettonici parigini e da quelli emblematici dell’Art Nouveau per questo primo chypre Eau Capitale.

Una candela è l’ulteriore omaggio che diptyque aggiunge a questa celebrazione della città e ovviamente è  una alla rosa: Paris en Fleur. Nel sentore che si sprigiona nell’aria … chypre, naturalmente … si avverte una gentile freschezza, un’infinità di petali e un ricordo di patchouli che si diffonderanno negli ambienti.

 

Eau Capitale è racchiusa in un cofanetto bianco, inserito in una custodia stampata che riprende fregi e rose stilizzate, tipiche dell’Art Nouveau

*A questo punto della storia però, vorrei aprire una parentesi su chi ha avuto l’intuizione e realizzato per primo questo accordo veramente magico. Fu Joseph Marie François Spoturno, meglio conosciuto come François Coty, ma cosa resta della sua opera? Materialmente quasi nulla, a parte qualche contenitore dimenticato in una cassaforte dell’osmoteca di Versailles. Culturalmente invece, il suo lascito rappresenta la base di quanto da decenni è il massimo dell’eleganza “alla parigina”, la struttura olfattiva più celebre della storia, che si riassume in un semplice sostantivo: chypre. La storia del profumo chypre ebbe inizio nel 1917, quando la Maison Coty lanciò sul mercato il profumo Chypre, un omaggio all’isola di Cipro. Con questa fragranza, Coty voleva ricreare i profumi e le atmosfere di questo luogo  del Mediterraneo.

In Italia, i profumi chypre vengono comunemente tradotti come “profumi cipriati” creando un’ambiguità linguistica. Le fragranze chypre, infatti, non sono dei profumi talcati che ricordano note “polverose” La struttura classica del profumo chypre prevede un’apertura fresca e aromatica, con note di bergamotto, un cuore fiorito alla rosa e un fondo di muschio di quercia.  Con il tempo, questa struttura si è evoluta. Spesso le note di testa hanno assunto una connotazione più verde con il galbano, speziata o aldeidata. Il cuore fiorito si è arricchito con il gelsomino, mentre le note di fondo si sono fatte più legnose.

Le boutique diptyque vi aspettano, per uno spruzzo che vi farà innamorare !!!

 

di Giovanna Cappuccio

 

 

diptyqueparis.com

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